Superbonus 110% – una occasione quasi da non perdere

Scopriamo in poche righe quali segreti si nascondo dietro al superbonus 110%

Il superbonus 110% è il termine che comunemente viene utilizzato per riferirsi alla nuova possibilità offerta dal Decreto Rilancio grazie al quale, dall’1 luglio 2020 potrai detrarre il 110% delle spese sostenute per gli interventi “notevoli” di Riqualificazione energetica sulle sole prime case e non sulle seconde.

La detrazione al 110% vuol dire che si spendono 10.000€ è possibile portare in detrazione IRPEF 11.000€ in 5 anni. Il motivo del mio titolo “occasione quasi da non perdere” si riferisce al fatto che nessuno ci verserà direttamente un solo euro ma si tratta solo in sconti sulle tasse, ovviamente se abbiamo capienza IRPEF.

Il decreto ha però dato la possibilità di cedere questo credito nei confronti dello stato come credito di imposta. Per ora, in attesa dei decreti attuativi e delle linee guida che dovranno chiarire diversi aspetti, si sa di sicuro che è possibile cedere questo credito alle imprese che ci faranno i lavori. C’è un però, ovvero l’impresa deve avere capienza di credito; in altre parore dovete trovare una impresa che voglia prendere il vostro credito e vi permetta di fare i lavori per voi anticipando i soldi. In sostanza l’impresa vi farà da banca. Il decreto ha previsto anche la cessione di questo credito alle banche che sono ovviamente possibiliste ma sono ancora tutte in attesa dei decreti attuativi. A tal proposito vi invito ad approfondire l’agomento con questo post di oggi 6 luglio del sole24 ore.

Passando invece a come ottenere il superbonus 110% il decreto chiarisce bene che si possono eseguire solo 3 tipologie di lavori “trainanti“:

1- cappotto termico: interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali (quindi non sugli infissi), che interessano l’involucro dell’edificio per oltre il 25% della superficie disperdente lorda. Il tetto massimo di spesa è pari a 60.000 € moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi – CAM (ex DM 11 ottobre 2017).

2- pompa di calore in condominio: interventi sulle parti comuni degli edifici, per la SOSTITUZIONE degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione (con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento UE 811/2013) a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo (anch’essi oggetto del superbonus 110%), o con impianti di micro-cogenerazione;

3- caldaie a pompa di calore in case singole: interventi sugli edifici unifamiliari per la SOSTITUZIONE degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o con impianti di micro-cogenerazione. Spero che chiariscano la definizione di edificio unifamiliare. Direi che si tratta di un’unità immobiliare indipendente e posseduta in esclusiva.

Quanto detto sopra non basta perchè, attraverso il progetto termico, dovete anche rispettare la condizione di ottenere un miglioramento di due classi energetiche della Certificazione energetica APE della tua abitazione. Per ottenere questo risultato, oltre agli interventi che ricadono nella detrazione 110%, potresti aiutarti con le opere ricadenti nei benefici 65% o 50%. Ad esempio, infissi, solare termico, caldaie a biomassa ecc.

Questo ovviamente necessita che vi facciate redigere un vero progetto termico (non un fogliettino, una attestazione o altro…) che richiede i suoi tempi, valutazioni e costi.

Qualora necessitate di maggiori informazioni non esitate a compilare il form qui sotto e verrete ricontattati al più presto.

Potete richiedere un sopralluogo gratuito* con una prima valutazione della fattibilità dell’intervento.

*Offerta valida per tutti i territori dei comuni di Perugia e provincia e per alcuni comuni della provincia di Arezzo e Terni.

Comune dove effettuare il sopralluogo

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